
L’anagrafe condominiale
L’anagrafe condominiale è un registro dove sono contenuti tutti i dati dei condòmini sia proprietari che affittuari. L’amministratore ha il compito e dovere di tenere aggiornato l’anagrafe condominiale per garantire una corretta ed agevole gestione delle sue incombenze.
Quali informazioni deve contenere l’anagrafe condominiale?
Il codice civile regola l’anagrafe condominiale in base al quale l’amministratore è tenuto a inserire nell’anagrafe condominiale i seguenti dati:
- Le generalità di chi vive nell’appartamento: nome, cognome, codice fiscale, residenza o domicilio;
- I dati catastali di ciascuna unità immobiliare;
- I dati relativi alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell’edificio.
Variano i dati dell’inquilino, come si procede?
Se cambia il soggetto che vive nell’appartamento il nuovo inquilino deve comunicare all’amministratore la variazione dei dati. Tale comunicazione deve avvenire obbligatoriamente in forma scritta entro sessanta giorni.
Il condòmino si rifiuta di fornire i dati, cosa succede?
Nel caso in cui il proprietario dell’appartamento o l’affittuario si rifiuti di fornire le informazioni sopra indicate all’amministratore, o ritardi nel fornirle, l’amministratore deve sollecitare l’adempimento con una lettera raccomandata. Se l’inadempimento supera i 30 giorni, l’amministratore dovrà provvedere a procurarsi in autonomia i suddetti dati, comunicando alle forze dell’ordine la situazione.
Dove si trova il registro dell’anagrafe condominiale, è possibile visionarlo?
Al momento dell’assunzione dell’amministratore la legge impone che questi comunichi il luogo dove è conservato il registro ed i giorni ed ore in cui i condòmini possono visionarlo, previa richiesta all’amministratore. Se viene inoltrata tale richiesta, l’amministratore non può negare di far prendere visione o di estrarre copie dell’anagrafe condominiale. Nel caso si rifiutasse, si potrebbe decidere di revocare l’amministratore per giusta causa.
Garanzie per la privacy dei condomini?
Per evitare abusi e utilizzi impropri dei dati così raccolti, il codice della privacy stabilisce che l’amministratore può trattare solo le informazioni personali, pertinenti e necessarie alla attività di gestione ed amministrazione delle parti comuni e dei singoli partecipanti della collettività condominiale.
In conclusione l’amministratore può chiedere le generalità di chi vive nell’appartamento e tutte quelle informazioni che consentono di contattare i singoli partecipanti al condominio. Inoltre l’amministratore ha il diritto di essere informato in merito ai dati catastali dell’appartamento, quali: la sezione urbana, il foglio, la particella, il subalterno e il Comune.
Nel caso in cui l’appartamento fosse in affitto, l’amministratore deve ricevere, entro 60 giorni dalla registrazione, una copia del contratto di locazione registrato.