Infiltrazioni in condominio, il condominio risponde sempre. Infatti, il condominio è responsabile secondo l’articolo 2051 del Codice Civile, in tema di responsabilità da custodia, dei difetti della costruzione dell’edificio che causano infiltrazioni e umidità nei condomini stessi. Non viene preso in considerazione il fatto che, nel progetto iniziale, i locali fossero indicati come seminterrati non abitabili. Ciò che viene considerato è invece che l’infiltrazione scaturisca da una parte comune, ovvero dai muri perimetrali. Una sentenza del Tribunale di Livorno chiarisce la portata della responsabilità del condominio.
“Quando si verificano infiltrazioni d’acqua in un appartamento che provengono dall’intercapedine tra due edifici che non è stata mai soggetta a manutenzione, il condominio deve risarcire il proprietario di tutti i danni, compresi i costi che il danneggiato abbia dovuto sostenere per prendere in affitto, sia pur temporaneamente, una nuova abitazione, risultando la sua abitazione momentaneamente inservibile” (Cass. n. 6128/2012).
Il condomino non deve aver compiuto lavori di coibentazione in riferimento alle parti comuni poiché ciò farebbe ricadere su se stesso la responsabilità svincolando il condominio. Questa è la disposizione del Tribunale di Livorno nella sentenza 688 del 23 giugno 2017. La sentenza è di una certa rilevanza, poiché risolve un contrasto nella giurisprudenza in riferimento all’attribuzione della responsabilità per i danneggiamenti procurati ai condomini dai difetti di realizzazione dello stabile, dunque nel caso vi siano delle infiltrazioni in condominio, quest’ultimo è sempre responsabile.
Il condominio ha quindi funzione di “guardiano” delle parti comuni ed è perciò tenuto ad intervenire.