
Grazie all’Ecobonus verde, quest’anno per la prima volta anche i giardini privati potranno usufruire di aiuti statali. Dopo quasi tre anni di lavoro di sensibilizzazione, promozione, cultura e networking, il Consiglio dei Ministri ha approvato il bonus, successivamente è stato inserito nella nuova Legge di Bilancio 2018 ed è in vigore dal 1° gennaio di quest’anno.
Con la Legge di Bilancio 2018, Manovra da 20 miliardi di euro, entrano in vigore diverse novità a partire dall’istituzione del bonus verde e dalla stabilizzazione dell’Ecobonus 2018 per i condomini e privati. Si tratta di una novità assoluta, una forma di sostegno alla diffusione del verde utile sia a combattere lo smog delle nostre città che a renderle più verdi e più a misura d’uomo.
Bonus verde, chi può richiederlo e cosa comprende
Secondo quanto pubblicato sul sito dell’Agenzia delle entrate, ad averne diritto è chi possiede o detiene, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi per il quale ha sostenuto le spese oggetto del bonus.
Quest’ultimo spetta non solo ai proprietari ma anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, ad averne diritto è il singolo condomino.
Gli interventi detraibili sono i seguenti:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Bonus verde, a quanto ammonta
La Legge di Bilancio 2018 prevede espressamente che il bonus verde spetta ai condomini per le spese condominiali, infatti spetta anche in caso di lavori effettuati sulle parti comuni di ciascuna unità immobiliare ad uso abitativo. Quindi il diritto alla detrazione nasce anche qualora si sostengano spese di rifacimento del verde di spazi condominiali e la spesa sia ripartita tra i vari condomini in relazione alle singole unità immobiliari.
Infatti la Legge di Bilancio 2018 stabilisce che “la detrazione in esame spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile, fino ad un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. In tale ipotesi la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi”.
La detrazione Irpef va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo ed è pari al 36% delle spese sostenute nel 2018 per gli interventi appena citati. In ogni caso, la detrazione massima non potrà superare 1.800 euro per immobile, ossia il 36% di 5.000 euro, comprese eventuali spese di progettazione e manutenzione.
La detrazione spetterà anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne condominiali, sempre nel limite massimo di 5mila euro per unità. In tal caso la detrazione spetta al singolo condomino, nel limite della quota a lui imputabile, purché la quota sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Bonus verde, come richiederlo
È semplice. Basta che il pagamento delle spese avvenga tramite strumenti che consentano la tracciabilità come bonifico bancario o postale. La detrazione sarà ripartita come sempre in dieci quote annuali di pari importo e le ricevute di pagamento vanno allegate alla dichiarazione dei redditi.