La presenza di animali domestici in condominio costituisce uno degli argomenti di maggiore dibattito tra gli inquilini di uno stesso stabile. Nelle assemblee se ne parla spesso: quali sono, dunque, le regole da seguire quando si vive con il proprio amico a quattro (o due) zampe all’interno di un condominio?
Fino ad alcuni anni fa, nel regolamento di qualsiasi edificio condominiale era definito a chiare lettere il divieto di ospitare animali domestici in condominio. Oggi la situazione si presenta in modo estremamente diverso: il divieto all’accesso di animali agli spazi condominiali è diventato di fatto illegale.
I diritti per gli animali domestici in condominio
Secondo la modifica del Giugno 2013 della legge n. 220/12, il regolamento di un condominio non intervenire sulle destinazioni d’uso delle unità di proprietà: non può, quindi, vietare ai condomini di possedere animali domestici. Le aree comuni, in quanto usufruibili da chiunque, possono essere attraversate anche da cani, gatti e altri animali.
Ciò suggerisce l’importanza del buon senso dei padroni degli animali domestici in condominio, i quali dovrebbero tenere gli amici animali al guinzaglio o nelle apposite gabbiette, nel rispetto degli altri inquilini e delle norme igieniche e di quiete. Sarebbe opportuno evitare latrati ed altri rumori tra le ore 22.00 e le ore 8.00 del mattino in modo da consentire ai condomini un riposo tranquillo.
In attesa di disposizioni più precise circa la questione degli animali domestici in condominio, è doveroso evidenziare che esistono giù alcune normative sull’argomento all’interno dell’ordinamento giuridico:
- L’ordinanza del 3 marzo 2009 da parte del Ministero del Lavoro, della Salute, delle Politiche Sociali stabilisce che il padrone dell’animale domestico ha l’obbligo di mantenere pulita l’area di passeggio, di utilizzare sempre il guinzaglio ed eventualmente applicare la museruola;
- L’articolo 2052 c.c. sancisce la responsabilità civile e penale dei proprietari di animali domestici in caso di danni o lesioni a persone, animali o cose;
- Gli animali domestici devono essere sottoposti a controlli veterinari costanti e vivere in un ambiente sano e pulito. Gli animali non devono mai essere abbandonati né lasciati libero in cortile o in balcone per tempi lunghi.
Il sistema assicurativo per gli animali domestici in condominio
Negli ultimi anni è nata l’esigenza, da parte dei possessori di animali domestici in condominio e non, di tutelarsi da possibili incidenti causati dall’animale.
Oltre alle polizze specificamente dedicate agli animali domestici, le assicurazione per la responsabilità civile cd. “Capofamiglia” includono gli animali domestici nella quasi totalità dei casi:
- nel primo tipo di polizze, assicurare un gatto o un cane di età fino a 6 mesi, costa circa 40 euro per il primo anno se l’animale ha meno di sei mesi e 100 euro se ha un’età compresa fra 6 mesi e 10 anni. Le cifre raddoppiano dal secondo anno e sono più consistenti nel caso in cui si tratti di una razza a rischio;
- nel secondo tipo di polizze, viene tutelato il patrimonio della famiglia da tutte le richieste di risarcimento avanzate da terzi nei confronti dei membri della famiglia.
Tuttavia, l’obbligatorietà di contrarre una polizza vige soltanto se si possiede un animale considerato pericoloso o più a rischio.
Quella degli animali domestici in condominio rimane una tematica sempre attuale e in continuo aggiornamento. Tuttavia, normative a parte, vige sempre la regola del buon senso da parte dei possessori, sia per tutelare gli altri condomini sia per tutelare se stessi da eventuali danni causati dall’animale.